I mesi estivi sono di sicuro quelli più favorevoli per pescare con la canna bolognese. Dall'inizio di giugno, fino alla fine di settembre, abbiamo la possibilità di pescare in qualsiasi ora del giorno e della notte.
Però per pescare con la canna bolognese in estate, dobbiamo conoscere con precisione luoghi e prede da insidiare, anche in base agli orari.
Durante la calda mattinata, la preda da insidiare sarà il cefalo, con il fiocco di pane come esca.
Le postazioni le sceglieremo, in base alle nostre attrezzature, ma solitamente il miglio posto è all'interno dei moli, dove con una buona pasturazione a base di sfarinati al formaggio, pescheremo oltre ai cefali anche occhiate e salpe.
Dalla tarda mattinata e di pomeriggio, con il sole alto, la specie cui rivolgeremo la nostra attenzione sarà l'orata. Per pescare il pregiato sparide, sceglieremo le nostre postazioni o dalle scogliere naturali o da quelle artificiali, a patto che il fondale sia sabbioso. Come pastura useremo un mix di sfarinati a base di pesce, cozze e bigattini. Una volta sondato il fondale, pescheremo con 5-10 cm in più della profondità dell'acqua, in modo da far lavorare l'esca, il bigattino, sul fondo tra la pastura.
La notte, dal tramonto all'alba, cercheremo di catturare sua maestà la spigola. Allunghiamo i nostri terminali fino a 2 metri se necessario. Proveremo o dalle scogliere naturali o nei porti, però non nel loro interno, ma posizioniamoci vicino all'imbocco, verso il mare aperto. Dalla scogliera l'esca migliore è il gamberetto, mentre dai porti è di sicuro il bigattino. Come brumeggio useremo le larvette stesse, fiondate poche alla volta ogni 5-6 minuti.
Detto questo, per tutti noi amanti della canna bolognese, è meglio affrettarci...abbiamo tempo fino a settembre!
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