L'attrezzatura di pesca, alla fine di ogni uscita, va curata e riguardata. Molte volte capita che dopo ore di attesa abbiamo la fortuna di avere una bella abboccata, ma nel più bello, durante il recupero finiamo per perdere la nostra preda lamentandoci della sfortuna avuta, senza pensare che magari stavamo pescando con un amo spuntato, nylon troppo usurato in bobina o terminali ormai cotti dal sole.
Ogni tanto riservare un paio d'ore del nostro tempo a sani controlli della nostra attrezzatura da pesca non può che aiutarci in progetto di una futura uscita. Controlleremo per bene i nostri ami, galleggianti, terminali, oltre al loro stato di usura, controlliamo se le misure sono adatte alla nostra prossima avventura e ottimizziamo il tutto portandoci solo gli accessori utili, analizzando bene la situazione specifica che andremo a trovare una volta arrivati sul luogo, senza sovracaricarci di materiale che non useremo, che ci sarà solo di intralcio, facendoci perdere tempo prezioso.
Per quanto riguarda invece le canne e i mulinelli e bene pulirli ogni qual volta rientriamo da pesca. Le canne le puliremo con un panno umido, in modo da eliminare salsedine, granelli di sabbia o altri agenti che potrebbero danneggiarle. Lo stesso faremo con i mulinelli a cui toglieremo le bobine con il filo imbobinato e le immergeremo in acqua e sapone per qualche ora, risciaquandole accuratamente prima di rimontarle sui mulinelli.
In conclusione voglio dire anche che il momento che stiamo vivendo nella società attuale non è dei migliori, nemmeno per noi "avventurieri pescatori" e che quel consumismo che ci ha visti partecipi fin adesso sta per finire o non potrà durare per sempre, quindi avere cura delle nostre cose(non solo di pesca)non può che giovare a noi stessi....
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