Pescare i pesci piatti non è cosa facile perché, rombi e sogliole, (i pesci piatti più apprezzati) nonostante tutto, rimangono delle prede casuali, ma sempre ben gradite da tutti i pescatori per la bontà delle loro carni. Tali specie, lungo i litorali italiani, nuotano solitamente su fondali sabbiosi, ad una distanza dalla spiaggia dai 10 ai 100 metri.
Per quanto riguarda la pesca alla sogliola (Solea solea), durante le battute di pesca dalla spiaggia, può capitare che attacchi qualsiasi tipo di esca e tende a mangiare quando il mare è leggermente increspato. Per avere maggiori possibilità di catturarla, meglio tentare su arenili sabbiosi con la presenza di sbocchi d'acqua dolce. Alba e tramonto sono i momenti migliori.
Il rombo invece è insidiato per lo più con con i filetti di sardina e con i tranci di cefalo. Ma molte catture sono state effettuate con il verme americano e con quello di Rimini.
Se ci troviamo in condizioni di mare calmo allora potremo effettuare una tecnica più mirata per la pesca alla sogliola, quella con canna in mano. Impiegheremo una canna leggera con range intorno ai 100 grammi ed un mulinello 3500-4000 caricato con nylon dello 0,30. Metteremo direttamente sulla lenza madre un piombo forato a saponetta, meglio dentellato e subito dopo una perlina salva nodo. Tramite un nodo palomar legheremo una girella tripla con moschettone a cui agganceremo il terminale in fluorocarbon dello 0,22. Infine l'amo lo sceglieremo in base alla grandezza dell'esca che useremo. Una volta lanciato dovremo recuperare lentamente alternando a delle pause per poi ripartire, in modo da sondare un ampio tratto di fondale, fino ad arrivare allo scalino. Con questo tipo di tecnica, andremo a stimolare le sogliole, perché le nuvolette di sabbia sollevate dal piombo attireranno la loro attenzione. I migliori inneschi da utilizzare per la pesca con canna in mano sono gli anellidi: coreano, arenicola, muriddu e americano.
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