Visto che stiamo parlando di un litorale interamente pescabile di 40 km, per essere più precisi nella descrizione della zona meglio dividere il litorale da nord a sud in 3 diversi tratti.
1° Da Capo Spulico a Trebisacce2° Da Trebisacce alla foce del fiume Crati
3° Dalla foce del Crati a Marina di Schiavonea
Da Capo Spulico a Trebisacce i fondali sono di tipo misto e subito profondi già a pochi metri dalla battigia. Queste spiagge sono ricche di spigole, sempre presenti, che spesso si avvicinano fino a pochi metri dalla riva, dove i locali le pescano anche con la traina a piedi con i divergenti. Nelle zone dove prevalgono i ciottoli oltre alle spigole ci sono saraghi e occhiate, ma anche mormore di bella taglia.
Da Trebisaccie alla foce del fiume Crati si presenta una costa di tipo basso e ciottoloso. La spiaggia di Trebisaccie è una zona decisamente interessante per la presenza di grosse spigole a "tiro di canna", anche qui catturate con i barchini divergenti. Spigole e mormore vengono pescate per lo più nelle ore di poca luce, mentre di giorno si possono pescare numerosi cefali sia dal molo che dalla spiaggia.
La foce del Crati invece è ricca di cefali e spigole alcune delle quali di dimensioni davvero interessanti. Alla foce del Crati è praticato con successo anche lo spinning.
Dalla foce del fiume Crati a Marina di Schiavonea il litorale è ricco di torrenti che creano l'habitat ideale per cefali e spigole. Le zone più pescose sono il porto di Sibari, i moli e le scogliere naturali di Schiavonea. In queste zone con lunghe canne fisse, fatta una buona pasturazione, ci divertiremo di giorno con cefali e boghe e di notte, armati di canne bolognesi da 7 metri, con le spigole anche qui molto frequenti.
Nessun commento:
Posta un commento