mercoledì 2 febbraio 2011

Pesca Al Cefalo 2 "La Scelta Delle Canne"

Canna fissa o bolognese?

Come si sa, il cefalo, sia insidiato con il galleggiante, sia al tocco, rimane una delle specie più difficili e più divertenti da pescare.
La cosa più importante è avere le attrezzature adeguate...canne in primis.
Sono diversi i motivi che ci portano alla scelta della canna fissa o di quella bolognese.
Nella prima parte di pesca al cefalo, si è detto che è preferibile insidiarli con la canna fissa, perché ci permette di pescare in maniera più precisa ed essere più pronti in fase di "ferrata". Questo però fin quando si adoperano canne di una lunghezza contenuta (massimo 7 metri). In tal caso è consigliata la fissa, che però ha lo svantaggio di raggiungere distanze dalla riva comprese nella lunghezza della canna e profondità di pesca al di sotto della lunghezza della canna. Praticamente se si pesca con una "7 metri", si potrà pescare a massimo a 7 metri di lontananza e massimo 5,5 metri di profondità.
Con la canna bolognese, questi limiti non esistono, in quanto l'esca può essere lanciata a distanza e quando i fondali sono superiori alla lunghezza della canna, possono sempre essere utilizzati galleggianti scorrevoli.
Un altro vantaggio della bolognese è quello che permetterà di usare terminali più sottili, perché possiamo lavorare meglio in fase di recupero aiutati dalla frizione del mulinello.

Infine sarà quindi la nostra esperienza (come sempre)a farci intuire la posizione di pascolo dei cefali e a guidarci nella scelta più adeguata della canna.



CANNA BOLOGNESE IN ALTO LE CANNE FISSE
PESCA AL CEFALO

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