sabato 5 febbraio 2011

Pesca Al Sarago Con La Bolognese

Prima di parlare della tecnica è bene informarvi dei migliori periodi per pescare il sarago e delle sue abitudini alimentari.

Molto attivo dalla primavera fino all'inizio dell'autunno, il sarago predilige i fondali rocciosi o misti (roccia e sabbia),dove si intana in qualche buca pronto ad uscire per cibarsi.
Di giorno è raro che vada a caccia di cibo (lo fa  durante la scaduta), comincia a cacciare dopo il tramonto,momento in cui è solito setacciare il fondale in cerca di molluschi.

Sapendo questo possiamo prepararci al meglio alla nostra battuta di pesca al sarago con la canna bolognese.
Ottime quindi le scogliere naturali o artificiali, dove pescheremo con bolognesi abbastanza lunghe con galleggiante fisso. Tra gli scogli il nylon in bobina avrà dimensioni dallo 0,22 allo 0,26 e terminali 0,16-0,18, questo per evitare rotture dovute allo sfregamento del filo con le rocce. Le migliori esche sono i formaggi duri e i tocchetti di sardina. Sondiamo e cerchiamo di posizionare la nostra esca più vicino possibile al fondo. Gli ami dal 9 al 16 in base al nostro innesco.
Buoni risultati possiamo averli anche dai moli o nei porti, a patto che ci sia una buona profondità d'acqua. In questi luoghi possiamo diminuire i diametri dei nostri monofili, ma sia il nylon imbobinato sia i terminali dovranno essere di buona qualità, perché il sarago attacca in maniera molto dura e ingoia completamente l'esca ed è molto combattivo durante il recupero.
Dai porti la migliore esca è l'universale bigattinoPastureremo la nostra zona di pesca sempre con i bigattini lanciati con la fionda. Possiamo innescare sull'amo anche bocconi da tre bigattini tutti insieme; il sarago a differenza della sospettosa spigola, non fa molti complimenti!

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