lunedì 15 febbraio 2016

Pescare Con Il Granchio Vivo

Siamo a metà febbraio e, a questo punto, possiamo dire che "il grosso" del periodo freddo è andato via. Fra qualche settimana le prime giornate di sole faranno tornare la voglia a migliaia di pescatori, da nord a sud, di ritornare su spiagge e scogliere, a rilassarsi con piacevoli battute di pesca a fondo.
L'esca che, pescando a fondo, dall'inizio della primavera fino ad autunno inoltrato, ci permetterà di effettuare catture di un certo livello è sicuramente il granchietto, sia quello di sabbia che quello di scoglio.

Pescare con il granchio vivo, sarà la componete fondamentale per portare a compimento una pesca selettiva per quanto riguarda la taglia dei pesci che andremo ad insidiare. Il granchietto è un'esca appetibile per molte specie, principalmente per orate, saraghi e mormore di taglia. Solitamente, assieme alla cozza, è considerata la migliore esca naturale per la cattura di grosse orate.

Ci sono vari modi per innescare il crostaceo, ma i più utilizzati sono due. Il primo prevede l'impiego di un solo amo di tipo beack 4-1, inserito nella parte posteriore dell'animale. Il secondo, che prevede l'asportazione delle zampe, è a due ami, ed il suo utilizzo è spiegato in questo articolo.
Dato che la pesca a fondo con il granchietto, è mirata alla cattura del grosso esemplare, utilizzeremo braccioli dello 0,28-0,30, su calamenti long arm, con mare calmo o poco mosso. Con mare più formato utilizzeremo come calamento uno short rovesciato.

Reperire i granchietti non è difficile. Sono presenti su quasi tutte le scogliere dove li prenderemo utilizzando un retino. Mentre per catturare quelli di sabbia, basterà legare un pezzo di sardina a del filo da pesca e posizionarla sul bagnasciuga. La sardina attirerà in poco tempo i granchi presenti nella zona, ai quali, una volta usciti allo scoperto, daremo la caccia con un retino.

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