La leccia stella è un carangide di piccole dimensioni. E' quasi sempre presente nelle nostre acque, ma a fine estate, si accosta alla riva in foltissimi branchi, i quali, una volta individuati, ci faranno ottenere molteplici catture e per questo motivo è assai ricercata nelle competizioni sportive.
La leccia stella è un predatore molto vorace, la sua taglia media si aggira intorno ai 20 centimetri, ma non è raro catturarne di più grandi. Ha una discreta combattività in relazione alla taglia e i recuperi sono spesso divertenti. La si può insidiare sia da dighe e scogliere, ma anche dalla spiaggia in prossimità dello scalino di risacca e ai margini delle secche. Le tecniche di pesca per la cattura della leccia a stella da terra sono svariate: bolognese e galleggiante, spinning, ledgering o beach legering, l'importante e che si usino terminali molto sottili, max 0,10, meglio se in fluorocarbon.
Come detto, l'impianto pescante deve essere realizzato all'insegna della leggerezza e impiegare canne con cimini molto sensibili. Nella pesca a fondo sono consigliabili travi muniti da 2 o 3 braccioli, con l'aggiunta di piccolissimi flotter, che ci consentiranno, con un po' di fortuna, di effettuare delle catture doppie o addirittura triple.
La esche migliori per la pesca alla stella sono arenicola e coreano, alleggerite da un pezzetto di schiuma pop up. Anche il bigattino da buoni risultati. Utilizzeremo quindi piccoli inneschi, su ami di piccolissime dimensioni, perché la leccia ha una bocca piccola.
Ha carni bianche , compatte, di sapore molto buone.
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