Andando a pesca in mare, ci accorgiamo a volte che le solite esche non hanno effetto sui nostri amici pinnuti, vuoi per la troppa pressione di pesca vuoi per altri fattori, quali la corrente, la temperatura dell'acqua, la stagionalità, ecc. In queste situazioni, avere un esca diversa dal solito può fare la differenza. Una di queste esche è sicuramente la camola.
La "camola del miele" ha la stessa forma e colore di un bigattino, ma è molto più grande ed è una delle esche più conosciute ed utilizzate nella pesca alla trota il laghi e torrenti, ma nonostante ciò, può dare ottimi risultati anche nella pesca in mare, dove è apprezzata da molte specie.
Possiamo utilizzare la camola nella pesca in mare, nei fondali alti, a mezz'acqua, alla ricerca di grosse occhiate o sul fondo alla ricerca di grossi saraghi e orate. Quindi grazie anche alla sua corporatura grossa e resistente, la possiamo utilizzare in varie tecniche di pesca, sia a galleggiante che a fondo.
Pescando con la camola in mare, grazie alle sue grosse dimensioni avremo la possibilità di utilizzare ami più grossi e quindi essere più tranquilli in eventuali recuperi di prede con apparati boccali potenti. Nell'innesco possiamo utilizzarle singolarmente o meglio doppie (foto). Una la faremo calzare interamente sull'amo, l'altra nella parte finale dell'amo, in modo da creare più movimento in acqua. Durante le fasi dell'innesco facciamo attenzione a non fare uscire il liquido giallo che si trova nel loro interno, quindi usiamo ami affilatissimi e di ottima qualità.
Utilizzeremo la camola in condizioni di mare calmo e limpido, perché in queste circostanze darà i migliori risultati. I terminali saranno lunghi, fino a 2 metri e mezzo, in fluorocarbon, leggermente più grandi di quelli utilizzati per il bigattino, senza però mai superare lo 0,16.
Nell'acquisto delle camole controlliamo che abbiano una consistenza soda e siano di colore giallo chiaro. Le possiamo conservare per qualche giorno in frigo.
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