giovedì 19 aprile 2012

Pesca Al Cefalo Con Il Pasturatore

Siamo in primavera inoltrata e d'ora in poi, fino in autunno, il cefalo sarà di sicuro la preda più insidiata. Anche se non ha il "prestigio" della spigola o dell'orata, il cefalo rimane per molti pescatori, soprattutto quelli di canna fissa, uno dei pesci più divertenti, ma anche più difficili da pescare.
La pesca al cefalo, quella classica con canna fissa è molto impegnativa, perché dovremo concentrarci al massimo, canna sempre in mano e notare ogni minimo movimento del gallegiante, senza mai distrarci, seduti sulla nostra sedia o sul panchetto.
La pesca al cefalo con il pasturatore è senza dubbio più rilassante e può regalarci anch'essa belle soddisfazioni sotto il profilo delle catture.
Dovremo preparare una montatura classica con pasturatore scorrevole. Nel pasturatore metteremo una pastura a base di formaggio o di sarda mischiata con i bigattini. L'impasto da inserire nel pasturatore non dovrà essere troppo solido. Dovrà avere una consistenza tale da sciogliersi in acqua in 4-5 minuti. I primi lanci li recupereremo subito, in modo da pasturare la zona in cui posizioniamo l'esca, che in questi casi sarà il bigattino, innescato su un amo di misura 14.

Per pescare i cefali a ledgering, se utilizziamo la pastura alla sarda, facendola un po' più compatta, potremo utilizzare i pasturatori a molla, e magari innescare i filetti di sarda, molto catturanti, anche se però la tenuta all'amo non è delle migliori.
I terminali, meglio se in fluorocarbon li prepareremo con monofili abbastanza sottili: min. 0,12 - max 0,15.
La lunghezza del terminale sarà di 50 cm, quindi corto, per una maggiore reattività alle ferrate che dovranno essere molto decise ad ogni minima toccata.

Vedi anche: Ricetta per cefalo

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