
La pesca al cefalo, quella classica con canna fissa è molto impegnativa, perché dovremo concentrarci al massimo, canna sempre in mano e notare ogni minimo movimento del gallegiante, senza mai distrarci, seduti sulla nostra sedia o sul panchetto.
La pesca al cefalo con il pasturatore è senza dubbio più rilassante e può regalarci anch'essa belle soddisfazioni sotto il profilo delle catture.
Dovremo preparare una montatura classica con pasturatore scorrevole. Nel pasturatore metteremo una pastura a base di formaggio o di sarda mischiata con i bigattini. L'impasto da inserire nel pasturatore non dovrà essere troppo solido. Dovrà avere una consistenza tale da sciogliersi in acqua in 4-5 minuti. I primi lanci li recupereremo subito, in modo da pasturare la zona in cui posizioniamo l'esca, che in questi casi sarà il bigattino, innescato su un amo di misura 14.
I terminali, meglio se in fluorocarbon li prepareremo con monofili abbastanza sottili: min. 0,12 - max 0,15.
La lunghezza del terminale sarà di 50 cm, quindi corto, per una maggiore reattività alle ferrate che dovranno essere molto decise ad ogni minima toccata.
Vedi anche: Ricetta per cefalo
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