sabato 23 aprile 2011

Pesca In Mare: Esche Di Primavera

A pesca, la differenza tra la primavera e le altre stagioni, non sta tanto nella diversità delle prede da catturare, perché in questo periodo cominciano ad essere attive un pò tutte le specie, ma sta nella loro percentuale di presenza nelle nostre acque. E' vero si che le classiche prede invernali come spigole e gronchi di grosse dimensioni cominciano a scarseggiare, ma ad aumentare di numero, per l'avvicinamento alla costa, saranno gli sparidi come i saraghi, mormore e orate che nel periodo freddo tendono ad allontanarsi dalla costa. Sapendo questo nella stagione primaverile che andremo ad affrontare il nostro pacco di esche sarà mirato proprio a catturare questi sparidi che sono la specie più presente.
Bibi, arenicole, coreani, vermi di Rimini diventeranno d'ora in poi esche di cui non potremo fare a meno e, con l'aumentare della temperatura dell'acqua dai moli e dalle scogliere risulterà ottimo l'universale bigattino.
Dalla spiaggia nei momenti in cui il mare sarà agitato, aumenteremo le dimensioni delle nostre esche, usando sardine, trancetti di cefalo, cefalopodi, ma anche le fasolare.
Nelle zone di foce, che come si sa hanno un ecosistema diverso rispetto alla norma, l'esca principe risulta essere la tremolina, gradita dalla stragrande maggioranza dei pesci, spigole e cefali in primis. E' un'esca molto catturante, ma ha lo svantaggio di essere molto delicata e quindi non adatta ai lunghi e potenti lanci. Ovviamente useremo l'apposito ago da innesco per assicurarla all'amo.


C'è da dire però, che delle esche sopra menzionate, non ne esiste una migliore rispetto alle altre, tutto dipende dalla zona in cui si pesca, ma se propri vogliamo sbilanciarci, diciamo che il bibì dovrebbe essere l'esca di primavera più catturante per l'orata, mentre l'arenicola per le mormore.

Nessun commento: