
Per affrontare spot del genere, come prima cosa, dovremo trovare un'ottima postazione che ci permetta di stare comodi, di avere tutto a portata di mano e di guadinare l'eventuale preda senza troppi problemi.
Trovato il posto dovremo scegliere con che tipo di galleggiante pescare: fisso o scorrevole. Se ci troviamo di fronte a 7-8 metri di acqua, con mare calmo o leggermente mosso, e abbiamo a disposizione una bolognese da 9 metri, è preferibile pescare con essa. La lunga canna bolognese a galleggiante fisso, ci permetterà di essere più precisi e diretti nella ferrata. Useremo un galleggiante a pera rovescia da 1,5 a 5 grammi(in base alla forza della corrente), una spallinata lunga e il finale in fluorocarbon lungo da 1 a 2 metri, sempre in base alla corrente. Anche la piombatura sarà più lunga a mare calmo, più raccolta con mare formato.
Se l'acqua sarà molto mossa o superiore a 8-9 metri, in questo caso diventerà obbligatorio l'uso del galleggiante scorrevole. Useremo canne da 5-6 metri con scorrevoli dai 2 ai 6 grammi. La lenza sarà dunque composta dal galleggiante, preceduto e seguito da nodino di stopper e perlina, quindi un bulk di pallini pari ad 1/3 circa del peso del galleggiante ed infine una spallinata lunga 1 metro sempre dal peso di 1/3 del galleggiante. In pratica piomberemo solo i 2/3 del peso del galleggiante in moda da osservare meglio le abboccate. Infine terminale in fluorocarbon dai 70 ai 100 cm.
Il pacco esche per pescare dalla scogliera è molto ampio. Cozze, pezzetti di cefalopodi, gamberetto vivo e anellidi vanno benissimo, ma credo che nel periodo primaverile ed estivo il bigattino diventi insuperabile. Con mare calmo potremo tentare a pasturare lanciando i bigattini con la fionda. Con mare mosso anche leggermente, se vogliamo pasturare correttamente dovremo incollare i bigattini, mischiandoli con la ghiaia.
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