mercoledì 14 settembre 2011

Rockfishing Alle Cernie

Tra tutte le tecniche di pesca da terra, il rockfishing rappresenta sicuramente tra tutte, la tecnica che può regalare al pescatore le maggiori soddisfazioni dal punto di vista delle dimensioni delle catture. Grandi orate, dentici, gronghi, leccie e cernie, sono tra le prede più ambite dai praticanti di questa spettacolare tecnica, che conta migliaia di appassionati in tutta Italia.
Ed è proprio del rockfishing alle cernie che parleremo in questo post.
Prima di tutto è fondamentale dire che la cernia è dotata di un corpo massiccio e possente e una volta allamata metterà a dura prova sia il pescatore che le attrezzature. Le nostre montature saranno sottoposte ad uno sforzo inimmaginabile, quindi dovremo impiegare materiali di ottima qualità e ovviamente piombo a perdere.
La cernia ama sostare all'interno degli anfratti e buche sottomarine,da dove compie piccoli spostamenti solo per cacciare. Una volta individuate,è proprio in queste buche che cercheremo di posizionare l'esca.
In caso di allamata, recuperiamo con forza, senza dare filo alla preda, perché i primi momenti sono quelli decisivi, in cui dovremo cercare di sollevare dal fondo la cernia, che tenterà di sicuro di intanarsi e a quel punto avremo perso la sfida.
Le esche saranno generose, innescate su ami idonei alla grandezza del boccone. Cefalopodi, tranci di pesce azzurro e polpi, sono le esche migliori. Nell'innesco aiutiamoci con del filo elastico.
Molta attenzione dovremo fare nella scelta degli ami, i quali dovranno essere robusti e dotati di una punta affilata chimicamente. In alcuni casi meglio usare il cavetto in acciaio.

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